Il Sindacato Italiano Autonomo Militare Organizzato – Esercito (S.I.A.M.O. Esercito) ha formalmente trasmesso una nota alla Direzione Generale della Previdenza Militare e della Leva (PREVIMIL), sollevando rilievi puntuali in ordine alla disciplina contenuta nell’art. 1476-ter, comma 2, lettera d), del Decreto Legislativo 15 marzo 2010, n. 66, con riferimento alle prerogative riconosciute alle Associazioni Professionali a Carattere Sindacale tra Militari (APCSM) in materia di provvidenze per infermità e infortuni connessi al servizio.
Nel documento – inviato per opportuna conoscenza anche al Ministero dell’Economia e delle Finanze nonché allo Stato Maggiore della Difesa – il S.I.A.M.O. Esercito ha evidenziato criticità sistemiche nella gestione amministrativa delle istanze di riconoscimento della dipendenza da causa di servizio e nella concessione dell’equo indennizzo, con particolare riferimento all’assenza di un sistema strutturato di tracciabilità accessibile ai richiedenti.
Attualmente, infatti, il personale militare che inoltra tali istanze non dispone di strumenti idonei a monitorare lo stato di avanzamento del procedimento, se non mediante iniziative autonome, quali solleciti informali o formali richieste di accesso agli atti. Tale lacuna, unita ai tempi di lavorazione frequentemente superiori ai dodici mesi – spesso aggravati dalle tempistiche delle convocazioni presso le Commissioni Medico Ospedaliere (CMO) – compromette l’effettività del diritto al riconoscimento, nonché la tutela della dignità del personale interessato.
Alla luce di tali rilievi, l’Organizzazione sindacale ha avanzato la proposta di introdurre un sistema informatizzato, trasparente e accessibile, finalizzato al tracciamento in tempo reale dell’iter procedurale delle istanze, sin dalla loro protocollazione. Una simile riforma procedurale, oltre a favorire la semplificazione amministrativa, garantirebbe una maggiore tutela dei diritti dei militari, in coerenza con i principi di buon andamento e trasparenza dell’azione amministrativa sanciti dall’art. 97 della Costituzione.
La Segreteria Generale del S.I.A.M.O. Esercito ha altresì manifestato la piena disponibilità a un confronto istituzionale con la Direzione Generale, al fine di contribuire proattivamente alla definizione di strumenti e procedure idonei a colmare le attuali lacune operative, nel superiore interesse del personale militare e delle loro famiglie.
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