Sindacato Italiano Autonomo Militare Organizzato

La sera del 27 maggio 2025 Tuscia in Fiore ha smesso per un momento di essere solo profumo, colori e arte per trasformarsi in una piazza viva di confronto e riflessione civile. Alle 21:30, in diretta Facebook e YouTube, il festival ha ospitato un talk-show sorprendente, condotto da Giulio Della Rocca, con protagonisti due volti di spicco del sindacato militare S.I.A.M.O. Esercito: Sara Ronconi (Segretario Regionale Lazio) e Stefano Filippi(Presidente Nazionale).

Non un semplice intervento laterale, ma un vero punto di svolta: per la prima volta, all’interno di un evento tradizionalmente dedicato al bello e al tradizionale, è entrata con forza la voce di chi ogni giorno veste l’uniforme e chiede ascolto. Promosso sui canali social del sindacato, l’incontro ha lanciato un messaggio chiaro: i diritti dei militari non sono più un tema riservato alle caserme, ma riguardano tutti i cittadini, perché toccano il cuore della democrazia.

Ronconi e Filippi hanno messo sul tavolo questioni cruciali: il riconoscimento di una rappresentanza sindacale pienamente operativa e indipendente, la tutela dei diritti fondamentali di chi serve lo Stato, la necessità di riformare un modello organizzativo spesso ancorato a logiche del passato. «Il sindacato militare non è un nemico: è un alleato delle istituzioni, un ponte indispensabile tra vertici e personale per garantire equità, sicurezza e motivazione a chi serve il Paese», ha ribadito Filippi, conquistando l’attenzione di un pubblico partecipe e curioso.

L’interesse dimostrato dai presenti e dagli spettatori online ha confermato che siamo di fronte a un passaggio storico: il tema della sindacalizzazione militare sta uscendo dall’ombra per entrare, con forza, nel dibattito nazionale. E farlo in un contesto come Tuscia in Fiore — simbolo di tradizione, rinascita e comunità — ha reso il messaggio ancora più potente.

Il festival prosegue fino all’8 giugno, con tappe a Vitorchiano e il gran finale al Campo delle Rose di Viterbo, confermandosi non solo come un inno alla bellezza artistica e paesaggistica, ma anche come un laboratorio di idee, capace di dare spazio a voci nuove, coraggiose e decisive.

Per rivedere l’intervento integrale, basta accedere ai canali ufficiali YouTube e Facebook di S.I.A.M.O. Esercito. Un’occasione preziosa per capire che parlare di diritti militari non significa parlare solo di caserme, ma di quale Paese vogliamo costruire: più giusto, più trasparente, più vicino a chi ogni giorno lo difende.

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